Un
polistrumentista nato tra la musica (il papà è un noto DJ/animatore e
presentatore radiofonico abruzzese) che ha respirato note fin da subito ed ha
voluto fortemente sperimentare su di se solcando e superando i suoi limiti con
caparbietà e da solo. Ottimo arrangiatore, ha lavorato con grandi artisti anche
internazionali che hanno trovato nel suo modo di giocare con la musica un
talento riservato a pochi.
Questo
suo lavoro non è che una conferma di tutto questo: innanzi tutto per se stesso,
poiché non vi è coraggio se non si rischia sulla propria pelle, suonando musica
difficile ma resa talmente fruibile da tutti che chi ascolta ne viene catturato
da subito ;
poi,
e non secondario, la grande esperienza dello sperimentare il suono di tutti gli
strumenti, il mettersi in gioco senza paure, la sfida con un mondo (quello
americano) che non è suo per nascita ma che lo è diventato poiché mamma musica
lo ha adottato.
Questo
è Red … ed oggi mi prendo l’onore di presentarvelo perché è un ragazzo che
merita, perché non si svende, perché esegue tutto da solo, perché ha in se quel
delicato dono chiamato umiltà che fa di
lui un Grande!
Oggi
si assiste all’arrivismo a tutti i costi, al voler apparire calpestando le
proprie attitudini ed il proprio talento barattandolo con un niente pur di
arrivare e fare soldi..beh! incontrare persone come Red ti riconcilia con la
vita, con la realtà di un dono quale è il talento e … soprattutto per chi è
poca avvezzo al mondo delle note e del canto, scoprire quanto può essere bello
esserne trasportati con tanto vigore e nel contempo esaltante dolcezza da un
ragazzo praticamente sconosciuto qui in Italia.
Ormai
sapete tutti quanto mi affanni a promuovere personaggi che qui nelle radio (fortemente
condizionati dalle lobbi di interesse discografico) non passano mai: la musica ha
per tutti noi un linguaggio personale legato all’istinto del nostro IO
interiore e certamente ognuno prova sensazioni diverse con la stessa musica e trae
ciò che più sente suo..ma per fare un confronto equo e davvero realistico
dovremmo tutti essere aperti alla spazialità mondiale della musica ed a ciò che
può provocare in noi l’ascolto di sonorità cui il nostro orecchio non è
abituato.
Si
dice il mondo è bello perché vario ma, la stragrande maggioranza di noi riesce
ad ascoltare solo musica pop e che viene promossa dalle major … c’è un mondo
infinito da esplorare, un universo a cui ci si deve accostare per poter sognare
davvero e far vibrare ogni più piccola particella del nostro essere.
Perciò,
spazio ai giovani talentuosi, belli, bravi, umili e di grande cuore come il
nostro Red.